Stenosi della carotide: terapia chirurgica prima opzione
02 07 10
Sono stati ieri pubblicati sul New England Journal of Medicine gli attesi dati di un ulteriore studio che confronta efficacia e sicurezza dell’angioplastica carotidea (PTA = angioplastica transluminale percutanea, ossia dilatazione della stenosi con un palloncino introdotto dall’inguine con applicazione di un dilatatore - stent) con il tradizionale intervento chirurgico dell’endarteriectomia o trombendarteriectomia (CEA o TEA) carotidea.
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XCell-Center: da evitare
25 05 10
Aggiornamento aprile 2011:
Dopo la morte di un bambino di 18 mesi provocata da un’iniezione intracerebrale di cellule staminali e le continuate proteste da parte delle organizzazioni professionali basate soprattutto sulla mancanza totale di una prova di efficacia delle sue terapie, XCell-Center è stata chiusa dalle autorità locali in accordo con il ministero di salute della Renania-Westfalia.
La Società Tedesca di Neurologia ha pubblicato un nuovo avviso internazionale per sconsigliare le terapie pubblicizzate anche in Italia da XCell-Center, v. anche la precedente news su neurologia.it
Il motivo principale è la mancanza totale di una prova dell’efficacia di una proposta terapeutica che sfrutta le speranze legate alle cellule staminali, ma in assenza di studi clinici è da classificarsi tra inganno, truffa e ciarlataneria.
Ulteriori informazioni
Comunicato stampa in inglese
Dopo la morte di un bambino di 18 mesi provocata da un’iniezione intracerebrale di cellule staminali e le continuate proteste da parte delle organizzazioni professionali basate soprattutto sulla mancanza totale di una prova di efficacia delle sue terapie, XCell-Center è stata chiusa dalle autorità locali in accordo con il ministero di salute della Renania-Westfalia.
La Società Tedesca di Neurologia ha pubblicato un nuovo avviso internazionale per sconsigliare le terapie pubblicizzate anche in Italia da XCell-Center, v. anche la precedente news su neurologia.it
Il motivo principale è la mancanza totale di una prova dell’efficacia di una proposta terapeutica che sfrutta le speranze legate alle cellule staminali, ma in assenza di studi clinici è da classificarsi tra inganno, truffa e ciarlataneria.
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Comunicato stampa in inglese
Sclerosi multipla e CCSVI
05 02 10
Aggiornamento ottobre 2013
L’esperienza CCSVI può essere considerata conclusa, almeno su base internazionale. Risultati come i risultati descritti inizialmente dal gruppo di Zamboni non sono stati replicati da molti altri gruppi nonostante un forte interesse. Nel recente congresso ECTRIMS a Copenhagen, una delle conferenze più importanti sulla sclerosi multipla, su più di 1000 contributi, solo quattro trattavano la CCSVI, descrivendo del resto risultati negativi e nel caso dell’angioplastica semmai soggettivi iniziali e non duraturi nel tempo. In conlusione più che altro un ipotesi che ha ricevuto smisurata attenzione amplificata da Internet dopo la pubblicazione di primi risultati poi non reproducibili.
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L’esperienza CCSVI può essere considerata conclusa, almeno su base internazionale. Risultati come i risultati descritti inizialmente dal gruppo di Zamboni non sono stati replicati da molti altri gruppi nonostante un forte interesse. Nel recente congresso ECTRIMS a Copenhagen, una delle conferenze più importanti sulla sclerosi multipla, su più di 1000 contributi, solo quattro trattavano la CCSVI, descrivendo del resto risultati negativi e nel caso dell’angioplastica semmai soggettivi iniziali e non duraturi nel tempo. In conlusione più che altro un ipotesi che ha ricevuto smisurata attenzione amplificata da Internet dopo la pubblicazione di primi risultati poi non reproducibili.
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