Alzheimer e sessualità

Fisicamente è abbastanza sana, a parte qualche disturbo indotto dalle medicine. Non ha turbe nel comportamento né dimostra aggressività. Riconosce le persone normalmente; non è più capace di elaborare ricordi e fare associazioni di idee, collegando fatti a persone; a volte si dichiara convinta di avere già visto o vissuto episodi palesemente in contrasto con la realtà dei fatti. Sembra quasi voglia riacquistare importanza e poter dire la sua in un contesto in cui si trova a contatto con altre persone.

Dal punto di vista affettivo è cambiata: un tempo molto riservata, poco affettuosa anche nei miei confronti, ma sempre pronta ad aiutare gli altri, gelosa delle sue emozioni, quasi timorosa di esserne travolta. Ora con me è molto più espansiva ed affettuosa; mi dice spesso di amarmi, con un'intensità che mi sorprende dato il suo carattere un po' introverso. Sessualmente è sempre stata molto tiepida, senza fantasia, e ciò ha costituito momenti di crisi. Ora è molto più disponibile, con le dovute riserve. In realtà non è molto interessata al rapporto sessuale, più ad un contatto (carezze, baci). Le mie carezze nei punti erogeni la infastidiscono al punto da piangere. Non è contraria al rapporto completo, anche se vedo come sia per lei più una prassi che non il frutto di un desiderio. Se ne rende conto e ciò le dispiace; vorrebbe essere diversa, ma non si sforza di esserlo. A volte le mie esigenze mi spingono a chiederle un po' di più, salvo poi pentirmene, perché non so quanto senso abbia, anche dal punto di vista etico. Vorrei che lei potesse godere pienamente l'unione dei corpi; a volte raggiunge l'orgasmo, ma solo se io la convinco a lasciarsi masturbare il clitoride. Se riesce a superare l'iniziale senso di fastidio, e ha un minimo desiderio, riesco a farle raggiungere l'orgasmo, ma mai durante la penetrazione.

Domanda: possibile migliorare questo ménage con qualche prodotto specifico per lei? Va da sé che io devo ricorrere ai prodotti che combattono la disfunzione erettile, data la precarietà della situazione. Ma non riesco a pensare di rapportarmi con lei senza un contatto fisico. Ho letto di creme vaginali esterne femminili, capaci di favorire il raggiungimento di una certa libidine (di cui mia moglie è scarsissima) ma non so se siano effettivamente efficaci e soprattutto vorrei sapere se ha senso sperimentare su un soggetto con una simile patologia.

Dimenticavo: amo mia moglie come mai l'ho amata in questi 36 anni di matrimonio.

Risposta:

Il tema Alzheimer e sessualità viene largamente ignorato, sia dal pubblico, sia dalla scienza e dalla pratica clinica. Probabilmente anche per l'età media dei pazienti, senza considerare la minoranza dei più giovani. Se viene trattato, viene trattato in termini di ipersessualità secondaria alla malattia e di come trattarla. In questo contesto vengono proposti anche farmaci antidepressivi simili all'Efexor (hanno un'effetto di riduzione della libido e vengono usati per questo, difficile dire se nel suo caso un tentativo di riduzione di Efexor potrebbe essere utile). Creme e varie - forse più una questione ginecologica. Ma in ogni caso non ci sono consigli utili a priori, bisogna provare, controindicazioni non ci sono.
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