Sclerosi multipla - diagnosi precoce

a cura del Dr. Reinhard Prior - Specialista e Docente di Neurologia

Studio di Neurologia Roma
Studio di Neurologia Bari

Quanto è importante la tempestività nella diagnosi della SM per l'efficacia della successiva terapia?
Quanto importante la tempestività nella diagnosi della SM per l'efficacia della successiva terapia? Ora noto che essendo i sintomi della SM ascrivibili a varie e disparate patologie, una sicura diagnosi nell'immediato non ci che regolarmente si pu fare senza prima fare esami ed escludere le cause potenzialmente diciamo cos "atomiche" riferite ad una sola malattia (ovvero sintomo -> patologia). Uno potrebbe chiedersi se nel frattempo non si stia perdendo tempo prezioso concedendo vantaggio alla progressione della SM; in questo senso la domanda pu essere ancora pi puntuale: esistono studi che confermano o che congetturano la correlazione con l'inizio imediato della terapia e 1) buon controllo dei sintomi 2) il rallentamento della degenerazione 3)la buona riposta dell'organismo o 4)eventualmente la remissione della SM stessa?

Perchè se cos fosse si potrebbe instaurare un discorso rischi/benefici di un processo di esami ultra-mirati a diasgnosticare la SM dati anche solo sintomi generici. Ovvero, se Tizio giovane ha sintomi specifici ma comunque generici, pu accettare un treno di esami anche potenzialmente dannosi e/o costosi, ma con un vantaggio sicuramente preponderante(considerando che la SM colpisce prevalentemente gli adulti attivi in fase lavorativa, risultando cos un ulteriore costo sociale)?. Insomma non raro sentire testimonianze di gente con diagnosi di SM che riferiscono nel passato sintomi pregressi o ad esempio CIS non adeguatamente presi in considerazione. Che cosa dicono i neurologi? Qual' la posizione della comunità scientifica e dei ricercatori (al netto possibilmente dei pareri di afferenti all'universo delle case farmaceutiche, che non senza una punta di malizia mi sento di considerare e trattare con le dovute premesse e precauzioni).

Risposta:

È un po' molto teorico il suo discorso. La pratica poi è fatta di situazioni concrete che vanno risolte. Screening di massa sicuramente non hanno senso (troppo rari i casi positivi).

Perciò: ci vuole un po' di esperienza per giudicare quanto un sintomo sia generico (in quel caso non si fa nulla) o specifico (e la SM ha tutta una serie di sintomi piuttosto indirizzanti).

In quel caso si fa una RM. Se la RM dà dei sospetti e ci sono ancora dubbi, si fa il liquor. Non è cosi costoso tutto ciò.

Trattare già dal CIS (sindrome clinica isolata) probabilmente è di qualche beneficio, probabilmente non veramente ben quantificabile, ma anche qui, prima dei discorsi teorici, va sentita anche la persona: molti non vogliono una terapia. Molti non vogliono neanche sapere una eventuale diagnosi. Sta anche al medico di valutare questo aspetto e di rispettare la volontà delle persone, magari anche di intuirla senza grossi discorsi.

L'atteggiamento che esprime verso le case farmaceutiche è giusto, ma non bisogna esagerare. Anche se loro sicuramente preferirebbero giá trattare una RIS (sindrome radiologica isolata).
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